“… Sabrina ha badato a me per tre lunghi anni di vicinanza, non solo come vicina di banco, ma come amica. Tra noi non c’era solo lo studio … è stata una presenza forte, insostituibile … in quegli anni di transizione in cui volevamo essere più grandi. Quegli anni così spensierati e sereni …”

“… Quando arrivavi tu, arrivava l’estate e questa caratteristica ti ha accompagnato sempre. Eri un vulcano in continua eruzione. Non so dove trovavi tutta quell’energia …”

“… In questi lunghi anni di amicizia tu sei sempre stata la più brava a dispensare consigli e a pensare positivo, a vedere tutto in modo più “leggero”. Non c’è stata persona, che ti ha conosciuto, che non abbia notato quanto tu fossi solare. Un sorriso che stregava ed una personalità di fuoco, sicuramente un po’ birichina e furba, ma proprio questo ti ha sempre reso così divertente e speciale …”

“… Non si poteva non rimanere colpiti dal tuo modo di fare … qualcosa di un po’ magico che ti ha reso speciale fino alla fine … forte e autonoma, molto sicura di te, sempre supporto per gli altri senza necessità che gli altri lo fossero per te. Come se fossi un mondo a se stante, che si autoalimentava in completa indipendenza …”

“… La fortuna di averti conosciuta mi consente di legare il tuo ricordo a sensazioni intense e pure e di provare, d’ora in poi, a far mie la tua gioia di vivere, la tua generosità e la dignità che hai mostrato in ogni istante …”

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Sono piccoli dettagli, memorie di amiche e amici, che ci accompagnano e riportano indietro … poche righe ma sufficienti a descrivere Sabrina.

Sabrina ci ha lasciato in una notte di agosto del 2009. Esattamente dopo un anno dal suo primo ricovero in ospedale, a causa di un linfoma non Hodgkin anaplastico a grandi cellule T (neoplasia rara), diagnosticatole a seguito di un improvviso persistente malore, comparso durante una vacanza in barca. Aveva 29 anni.

Sabrina è stata curata con tutte “le armi” a disposizione della medicina (chemioterapia, trapianto autologico, trapianto allogenico) in uno degli ospedali fra i più preparati e con vasta esperienza per la cura dei tumori del sangue e del midollo osseo. Sabrina, da parte sua, ha ingaggiato una durissima battaglia contro questo male sia a livello fisico che psicologico, con straordinario coraggio, determinazione e tenacia. Ma a nulla è valso. Il linfoma si è presentato in maniera particolarmente aggressiva, caratterizzata da alterazioni immunofenotipiche e molecolari talmente variabili da risultare  impossibile da contrastare.

Per i suoi genitori e gli amici, il miglior modo di ricordare Sabrina è stato quello di continuare la sua la battaglia contro queste neoplasie poco conosciute, sostenendo il lavoro dei medici e ricercatori che, quotidianamente, tra varie difficoltà, sono impegnati a combattere queste malattie che richiedono, tra l’altro, l’utilizzo di tecnologie sempre più sofisticate e costose, un continuo aggiornamento professionale nonché una complessa attività diagnostico e terapeutica.

L’attività di A.S.E.F. - ETS ex A.S.F.O. è diretta a sostenere avviati laboratori di ricerca - operanti nel campo onco-ematologico, della Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano - tramite “micro-iniziative” concrete e abbastanza immediate da realizzare nell’ottica della più completa trasparenza verso chi vorrà aiutarci.